LUCIO MATARAZZO
GIOVANNI MASI
Giovanni Masi, classe 2002, conclude nel 2022 il biennio accademico di II livello in chitarra al Conservatorio “D.Cimarosa” di Avellino col massimo dei voti lode e menzione.
Nel 2020 debutta al “25° Convegno Internazionale della Chitarra di Milano” e da quel giorno si esibisce in prestigiose rassegne chitarristiche e musicali in Italia e in Europa.
È ad oggi considerato tra i chitarristi più promettenti della sua generazione come testimoniano gli oltre 25 concorsi nazionali ed internazionali vinti e i già 4 album da solista all’attivo per l’etichetta DotGuitar/CD.
Ha avuto l’onore di essere il dedicatario di opere di compositori come Leo Brouwer, Angelo Gilardino, Cristiano Porqueddu ed altri.
Il duo Giovanni Masi - Lucio Matarazzo, formatosi recentissimamente, nasce come conseguenza spontanea di un legame basato sulla stima, ma anche sull’empatia e la complicità generatesi tra un maestro e uno dei suoi migliori alunni durante il percorso di studi di quest’ultimo nel Conservatorio di Avellino.
Sin da subito ha suscitato il grandissimo entusiasmo di Leo Brouwer, che ha voluto dedicare loro la splendida Sonata Elegiaca.
Il Duo sta già realizzando diversi progetti discografici ed editoriali sulla musica sudamericana e su quella barocca, a breve in uscita.
Lucio Matarazzo, docente e concertista di fama internazionale, ha studiato con Eduardo Caliendo e poi con Angelo Gilardino. In più di 40 anni di carriera ha suonato in tutto il mondo prima in formazione di duo con M.Fragnito (pubblicazioni rilevanti come la Tango suite di A.Piazzolla e i 4 volumi de “Les Guitares bien tempérées” di M.Castelnuovo-Tedesco, registrazioni di molti LP e CD), e poi, dopo una breve parentesi solistica (i suoi CD dedicati ai 36 Capricci di L.Legnani e agli studi di M.Giuliani sono diventati dei riferimenti assoluti a livello mondiale), con il GuitArt Quartet da lui fondato, con cui ha eseguito la prima mondiale di ben 4 concerti dedicati al GQ da L.Brouwer (C.Italico e Gismontiana), A.Gilardino (C.Italiano) e G.Drozd (C.Rapsodico) e in tempi più recenti con il VirtuosoDuo con lo strabiliante Aniello Desiderio con cui ha tra l’altro pubblicato per Brilliant Classics un CD dedicato ad A.Gilardino con la première del Concerto del Sepeithos per due chitarre e orchestra e altre opere a loro dedicate. Ha inoltre fondato e dirige la rivista online DotGuitar.it e l'etichetta discografica DotGuitar/CD con un catalogo di oltre 160 CD dedicati alla chitarra.
PENSARE AD ANGELO GILARDINO...
Pensare ad Angelo Gilardino, che ho conosciuto più di 40 anni fa e con il quale ho avuto un rapporto ininterrotto fin quando ci ha lasciati, è per me sempre una grande emozione.
È stato un Maestro da subito, di quelli che innanzitutto ti ispirano e poi ti guidano lungo il tuo cammino.
Ben presto è diventato amico, poi collega, confidente, mentore fino ad essere una persona che fa parte della tua vita, un secondo padre a cui rivolgerti per ogni situazione o richiesta di consiglio se non addirittura di aiuto.
Angelo ha vissuto senza compromessi sia nell’ambito personale che in quello professionale.
Inutile stare qui a parlare della sua cultura e della sua Arte, oramai note in tutto il mondo.
Ha sempre vissuto il suo lavoro impiegando tutte le energie che possedeva e cercando di oltrepassare tutti gli ostacoli, e superarli, ogni giorno, ogni istante.
È stato molto bello il nostro ultimo incontro un paio di mesi prima della sua fine, passato a parlare dei nostri ricordi, ancora vivi nonostante fossero passati 40 anni, che raccontava con una lucidissima capacità di analisi dei percorsi di vita e artistici delle persone di cui si discuteva.
E la cosa che mi parve strana, ma ne fui felice, fu che nelle sue parole non c’era neanche un piccolo pensiero rivolto all’imbruttimento del mondo che è cambiato, come se l’ieri fosse ancora l’oggi, facendo trasparire l’estrema sintesi di un progetto di vita sempre teso all’immersione totale nella musica, per nulla toccato dagli eventi del mondo circostante, mi verrebbe da dire neppure dai presagi di morte di cui era pienamente consapevole.
Il suo incessante e prezioso lavoro lo ha portato ad essere tra i pochi che lasciano un ricordo così intenso da fare in modo che non moriranno mai.
Grazie Angelo, grazie di essere entrato nella mia vita!
Lucio Matarazzo
Narra una leggenda del grande amore tra Sebeto, ricco proprietario terriero, e Megara. Questa morì annegata nelle acque del golfo mentre camminava e si trasformò in scoglio. Sebeto quindi, distrutto dal dolore, si sciolse in lacrime e diventò fiume per gettarsi nel mare dove l’amata era morta.
Angelo Gilardino ha dedicato un concerto per due chitarre e orchestra a questo "fiume scomparso" la cui memoria è affidata a racconti leggendari e testimonianze letterarie e l'ha intitolato "Concerto del Sepeithos".
Il Concerto è stato scritto e dedicato alle due figure più rilevanti della attuale scena chitarristica napoletana in campo internazionale, Aniello Desiderio e Lucio Matarazzo.(ndr)