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GIOVANNI GIOANOLA
“Ricordando Angelo Gilardino”

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La prima volta che ebbi l’occasione di ascoltare Angelo Gilardino dal vivo fu in un concerto tenuto in una gelida sera invernale nei locali dell’attuale Museo Civico di Alessandria, nello stesso palazzo che ospita il Conservatorio.

In quel momento, tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80, ero uno studente di composizione, e come quasi tutti i miei compagni inseguivo caparbiamente ogni possibile occasione di ascolto della musica contemporanea.

Ricordo distintamente il freddo gelido della sala, appena mitigato da una stufetta elettrica, con il concertista che si scusava e tra un brano e l’altro tentava di scaldarsi le mani sfregandole vicino alla stufa.

Già in quell’occasione ebbi la certezza di trovarmi di fronte a un intellettuale, prima ancora che a un musicista, di prim’ordine: le sue esecuzioni erano di fatto vere e proprie lezioni di analisi, la struttura dei brani emergeva con chiarezza cristallina e la costruzione della strategia esecutiva era del tutto impeccabile.
L’impressione iniziale si concretizzò e rafforzò quando, a partire da pochi anni dopo, ebbi la fortuna di divenire suo collega in conservatorio: in quegli anni, il Vivaldi aveva posto le basi per diventare un punto di riferimento nazionale per l’insegnamento della chitarra.

Ricordo con affetto le diverse occasioni di dibattito e discussione con Angelo, ne rimpiango la lucidità e la mancanza di rassegnazione ai luoghi comuni, l’originalità con cui si poneva nei confronti di qualsiasi argomento.

Siamo stati a volte su posizioni diverse e fin lontane, ma mai ho potuto dubitare della sua buona fede e onestà intellettuale.

Il suo faro erano i suoi studenti: i loro diritti, la possibilità effettiva di crescere sul piano artistico e culturale, la sua caparbia difesa del diritto allo studio come un elemento universale e indiscutibile. 
Come docente, condivido in pieno i principi sociali e culturali che hanno guidato il suo lavoro di formatore di generazioni di giovani chitarristi. Come Direttore del Conservatorio “Vivaldi”, non posso che essergli profondamente grato per aver contribuito in modo così sostanziale alla conoscenza e alla crescita della reputazione del nostro istituto in Italia e nel mondo.

Giovanni Gioanola
Direttore del Conservatorio

“A. Vivaldi” - Alessandria

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