

GASTONE CECCONELLO
“L'Amico”



…praticamente ogni sera mi raggiungevi nello studio di via Gallardi a Vercelli dove dipingevo.
Entravi lesto in quella soffitta e, senza fare troppi complimenti, tiravi fuori la chitarra dalla custodia e attaccavi a suonare.
Fino a tarda ora, di solito.
Io ascoltavo e dipingevo, dipingevo e ascoltavo.
Qualche volta ci prendevamo una pausa e la usavamo per scambiarci i rudimenti e i segreti delle nostre arti.
Quella tal battuta, quel colore, quell’accordo, quella sfumatura… Per me era un po’ come l’università. E spesso si faceva l’alba, avvolti dall’essenza di trementina e partiture zeppe di note.
Ci sono ancora vecchi quadri che a riguardarli mi fanno tornare alla mente le musiche che suonavi mentre li dipingevo.
Non sei stato un amico, sei stato "l’amico".

