DUSAN BOGDANOVIC
“Angelo, in memory”
Quando la vita di un amico si spegne, è come se la tua realtà sociale e spirituale andasse via via dissolvendosi.
Qualcosa rimane: cose condivise, cose create, come fossero segnali lungo una strada, sospesi fra un passato infinito e un infinito futuro.
In quel preciso e limitato istante, alcune persone si riconoscono simili nella spiritualità o addirittura gemelle.
E' come se la propria dimensione spirituale fosse riflessa in uno specchio.
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Ho provato qualcosa del genere nei confronti di Angelo Gilardino. È stato il primo a riconoscere il mio lavoro di compositore e mi ha aperto le porte di Bérben, con cui poi ho collaborato per molti anni. Mi è stato anche di grande aiuto nel far conoscere il mio lavoro a molti artisti e a numerosi produttori discografici. In seguito i nostri incontri, se pur meno frequenti, ci hanno permesso di condividere momenti importanti e significativi, principalmente in occasione di vari festival in Italia.
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Quando penso ad Angelo, penso a una presenza imponente, di infinita sensibilità, con grande raffinatezza e comprensione delle profondità di tutta l'arte, sia essa musica, arte visiva o letteratura.
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Come creatore di una nuova scuola di chitarra classica, l'autorità di Angelo è stata incomparabile sia in Italia che nel mondo in generale.
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Attraverso il suo impegno in ambito pedagogico e musicologo, Angelo è riuscito a far si che la chitarra giungesse finalmente ad allinearsi al più alto livello di altri venerabili strumenti classici, per la serietà dell'approccio tecnico interpretativo e storico, per la preparazione degli interpreti e la qualità del repertorio.
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Le sue composizioni, create sempre con assoluta integrità personale, indicano inequivocabilmente la sua serietà, la sua grande competenza e la sua raffinata eleganza.
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Mi piace pensare che quel che di più unico e inestimabile siamo possa rimanere fra le note delle nostre opere, così come la nostra attenzione verso le persone e le cose che amiamo e che riteniamo preziose.
In questo modo, l'ombra non è mai solo un'ombra; è una sostanza creata e vissuta, che ci accompagna come una realtà eternamente viva e presente.
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Dusan Bogdanovic
Ginevra, 30.05.2023